La Cooperativa Co.Ge.S.S. organizza in collaborazione con il Carrozzone degli artisti, con la Compagnia dei Piccoli e con il patrocinio del Comune di Salò lo spettacolo “Volammo Davvero”. La rappresentazione teatrale si terrà presso la Sala della comunità San Paolo VI in Via del Monte 3 a Villa di Salò il giorno 27 Settembre alle ore 20.30.
LO SPETTACOLO
Lo spettacolo, diretto da Mattia Cabrini, toccherà temi delicati e personali, che coinvolgono ognuno di noi, quali la fragilità umana e il lutto, toccati in un’atmosfera spensierata, in cui il sogno e il gioco si mescolano e si intrecciano con esperienze complesse, un po’ come succede nella vita. Il tutto approcciato con la grande sensibilità che caratterizza tutte le produzioni promosse da “Il Carrozzone degli artisti”. In scena ci saranno Federica Mondini e Alberto Ghisoni, che per l’occasione interpreteranno un padre e una figlia alle prese con alcune difficoltà tipiche di questa relazione, che porteranno quest’ultima a cercare di salvare il padre dalle sue difficoltà.
TEMI TRATTATI
Lo spettacolo è innanzitutto una storia di relazione. Il rapporto padre-figlia diventa immagine di generazioni diverse, a volte lontane, che tra loro possono ancora dialogare e dirsi qualcosa di autentico. Il tema della fragilità è sicuramente ciò che emerge maggiormente soprattutto nella vicenda del padre. C’è un tentativo iniziale da parte di Alberto di nascondere tale fragilità quasi per paura di riconoscerla, ma con l’aiuto di Federica capiamo che l’urgenza del nostro tempo è proprio quella di prenderne consapevolezza e prendersene cura. Se ci si pensa è davvero attuale come la fragilità che spesso indichiamo negli adolescenti e nei giovani sia specchio di quella crisi dell’adulto che da più parti ci viene descritta. Quasi come a dire che oggi essere adulti significa proprio ammettere e accettare la propria fragilità, per poi riconoscere quella del mondo più prossimo e compiere il primo passo per prendersene cura.
C’è poi il tema del gioco e della fantasia come forma di salvezza. La speranza ha bisogno di una fede in qualcuno o in qualcosa che c’è stato davvero, fosse anche un ricordo di quando “davvero abbiamo volato”. La speranza ha bisogno di un sogno.
Infine il tema del lutto. La morte rappresenta un grande rimosso del nostro tempo. La stessa pandemia non è stata utilizzata a livello collettivo come occasione per riflettere su questo aspetto. Eppure essa è presente e segna più di ogni altra cosa le nostre vite. Questo vale a maggior ragione per quelle famiglie in cui il “dopo di noi” dei genitori con figli diversamente abili diventa fonte di preoccupazione e ansia. Ancora una volta in questo spettaco lo gli attori hanno scelto di accettarla e trasformarla in un volo leggero per dimostrare che insieme si può e si deve andare avanti.
PRENOTAZIONE E INFORMAZIONI
La prenotazione per lo spettacolo è obbligatoria ed è possibile prenotare il proprio posto a sedere nel form di iscrizione a fine pagina.
La sala della Comunità San Paolo VI ospita fino a un massimo di 80 persone. E’ possibile effettuare la prenotazione per un massimo di 4 persone. Al raggiungimento degli 80 partecipanti sarà attiva una lista d’attesa. Se venisse effettuata la prenotazione e non fosse possibile partecipare, è necessario inviare un messaggio WhatsApp al 345/6789012.
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